@Piwepete,
Tu continui ad attribuire agli altri caratteristiche che non hanno e opinioni che non hanno mai espresso.
Fai una operazione che è l'antitesi della cultura di cui tanto ti vanti: confondi ideologie, persone e fatti storici. Ovviamente tutto è collegato ma sono cose diverse.
Il razzismo è stato ed è diffuso in molti posti. Anche in Italia erano comuni atteggiamenti razzisti soprattutto nel periodo coloniale (che per l'Italia è arrivato dopo che in altri paesi ma ben prima del fascismo).
Puoi dire che anche gli italiani si sono comportati da razzisti. Io non aspettavo te per dirlo.
Ma sul piano ideologico il fascismo è basato sul nazionalismo, sulla superiorità di una nazione. Fino alle leggi razziali del 1938 (16 anni dopo la marcia su Roma) nel partito fascista erano presenti minoranze apertamente razziste e dirigenti ebrei.
Il nazional socialismo di Hitler invece nasce basato sul razzismo. E c'è anche una logica per il fatto che voleva unire tedeschi presenti i diverse nazioni.
Analogamente, non è metodologicamente accettabile la tua ostinata confusione tra l'idea di comunismo e il lavoro dei filosofi che la sostenevamo da un lato e le malefatte dei regimi che si richiamavano al comunismo (possiamo discutere se in modo sincero o per finzione) dall'altgro lato.
Ti faccio notare che io in questa discussione ho portato ragionamenti che sostengono la presenza di pericolosi difetti nella ideologia Marxiana (e maggiormente nel Marxismo e nel Marxismo Leninismo che sono sviluppi ideologici del tempo di Lenin e del tempo di Stalin). Tu, consentimi la franchezza, stai solo ripetendo ossessivamente che siccome in Russia e in Cina sono stati cattivi e dicevano di essere comunisti il comunismo nulla altro è che quello che hanno fatto quelle dittature. Un assunto falso assolutamente anticulturale nella sostanza delle informazioni e nel metodo.
Io so quello che ho fatto in vita mia per contenere l'illusione del comunismo. Non so cosa abbia fatto tu. So che sono state compiute in nome dell'anticomunismo violenze terribili niente affatto minori di quelle dei regimi "comunisti" (dove si stava male ma meno male di quello che raccontava la propaganda occidentale: e con ciò non voglio giustificarli).
@Piwepete,
Tu continui ad attribuire agli altri caratteristiche che non hanno e opinioni che non hanno mai espresso.
Fai una operazione che è l'antitesi della cultura di cui tanto ti vanti: confondi ideologie, persone e fatti storici. Ovviamente tutto è collegato ma sono cose diverse.
Il razzismo è stato ed è diffuso in molti posti. Anche in Italia erano comuni atteggiamenti razzisti soprattutto nel periodo coloniale (che per l'Italia è arrivato dopo che in altri paesi ma ben prima del fascismo).
Puoi dire che anche gli italiani si sono comportati da razzisti. Io non aspettavo te per dirlo.
Ma sul piano ideologico il fascismo è basato sul nazionalismo, sulla superiorità di una nazione. Fino alle leggi razziali del 1938 (16 anni dopo la marcia su Roma) nel partito fascista erano presenti minoranze apertamente razziste e dirigenti ebrei.
Il nazional socialismo di Hitler invece nasce basato sul razzismo. E c'è anche una logica per il fatto che voleva unire tedeschi presenti i diverse nazioni.
Analogamente, non è metodologicamente accettabile la tua ostinata confusione tra l'idea di comunismo e il lavoro dei filosofi che la sostenevamo da un lato e le malefatte dei regimi che si richiamavano al comunismo (possiamo discutere se in modo sincero o per finzione) dall'altgro lato.
Ti faccio notare che io in questa discussione ho portato ragionamenti che sostengono la presenza di pericolosi difetti nella ideologia Marxiana (e maggiormente nel Marxismo e nel Marxismo Leninismo che sono sviluppi ideologici del tempo di Lenin e del tempo di Stalin). Tu, consentimi la franchezza, stai solo ripetendo ossessivamente che siccome in Russia e in Cina sono stati cattivi e dicevano di essere comunisti il comunismo nulla altro è che quello che hanno fatto quelle dittature. Un assunto falso assolutamente anticulturale nella sostanza delle informazioni e nel metodo.
Io so quello che ho fatto in vita mia per contenere l'illusione del comunismo. Non so cosa abbia fatto tu. So che sono state compiute in nome dell'anticomunismo violenze terribili niente affatto minori di quelle dei regimi "comunisti" (dove si stava male ma meno male di quello che raccontava la propaganda occidentale: e con ciò non voglio giustificarli).
Tu scrivi: "So che ho fatto in vita mia per contenere l'illusion del comunismo Non so cosa abbia fatto tu." Io, trentuno anni fa, quando ero giovane, ho fatto festa, perchè il communismo è crollato e per fortuna non ritorna mai più in Germania, in Europa e nel mondo! E dopo il crollo ho fatto una vita senza illusioni, ma ho usato le possibilità che mi ha offerta uno stato liberale e democratico (due cose che il communismo non conosce) e ho creato per me e mia famiglia un benessere che non abbi mai potuto raggiungere sotto il communismo! Sai, parlare del communismo e che "grande" è questo Marx e la sua teoria è una cosa, ma vivere sotto il communismo, nella dittatura del proletariato (già quando penso alla parola "dittatura" mi viene il vomito!) è una altra cosa! Così vivi con le tue illusioni del communismo, io ho altro da fare, per esempio: godermi la vita in libertà!